News

Al via la quinta edizione del Festival del Futuro 2023: dalle difficoltà alle opportunità

Al via la quinta edizione del Festival del Futuro 2023: dalle difficoltà alle opportunità

La manifestazione dedicata parte all’insegna dell’ottimismo e della proattività il Festival del Futuro. Fino a sabato 25 novembre al Teatro Ristori di Verona tre giorni di talks dedicati ai temi del nostro domani con oltre 60 speaker.


Il Festival del Futuro ha alzato oggi il sipario a Verona. Al Teatro Ristori la quinta edizione dell’evento ha avviato una riflessione sul domani positiva e proattiva, con confronti e scambi di vedute con un minimo comune denominatore: il futuro che ci aspetta non va temuto, ma affrontato con serenità e consapevolezza delle opportunità che può offrire. Dove vince chi sa accettare con entusiasmo i cambiamenti e vincere le difficoltà che possono presentarsi.


I lavori sono stati aperti con il saluto delle istituzioni che hanno evidenziato come Verona sia pronta ad affrontare e vincere le sfide che la attendono. Il presidente di Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco, ha sottolineato come la Fondazione abbia deciso di investire anche nel futuro energetico e come sia sempre più urgente l’esigenza di pensare all’individuo, alla comunità e all’ambiente. Individuo e ricerca sono al centro anche dell’intervento del prorettore dell’Università degli Studi di Verona, Diego Begalli, mentre la vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti e il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, hanno voluto puntare sui progressi per migliorare la vita dei cittadini, dalla mobilità all’inclusività. Concetto caro anche a Luigi Consiglio, Presidente e Fondatore di Eccellenza d’Impresa e fra i promotori del Festival, per il quale, quando si parla di futuro, va fatto con lo sguardo della fiducia e dell’ottimismo e non con quello della paura e del pessimismo. Per il Presidente di Confindustria Verona, Raffaele Boscaini per costruire il futuro serve anche la costruzione di un pensiero e progetti che possano servire al rilancio del territorio.


La prima mattinata della manifestazione, giunta alla sua quinta edizione, è stata dedicata all’ordine mondiale con il quale Usa, Unione Europea e Italia dovranno fare i conti e alla transizione energetica. Due panel vivaci, con relatori di alto profilo da cui sono mersi interrogativi importanti, ma anche linee guida per il nostro avvenire: non solo per la politica estera e la collocazione dell’Italia in questo nuovo contesto, ma anche la formazione di una sovranità condivisa e un’idea di nazione fondata su valori e aspirazioni comuni. Ancora più sfidante il dibattito scaturito dal panel sulla transizione energetica, partito dal superamento del modello energetico esistente e che vede ancora il largo impiego di idrocarburi, per prospettare gli sviluppi di domani sia per quanto riguarda l’impiego dell’idrogeno e delle rinnovabili, sia per quanto riguarda l’efficientamento delle griglie di distribuzione.


Nel pomeriggio, letteralmente, si entra in un mondo parallelo, fatto di intelligenza artificiale generativa, machine learning e come gli algoritmi cambieranno la nostra vita di domani, in ogni disciplina, dall’economia alla chimica. Un’occasione per ripensare alle nostre esistenze e non affrontare con il timore prove che, al contrario, possono migliorare la qualità della nostra quotidianità.


Si parla di salute e prevenzione con Marco Cavaleri, il direttore del programma vaccini dell’Ema, che, nel suo Keynote speech ha illustrato come quanto successo con il Sars Covid 2 possa ripetersi e come ci sia un’arma potentissima per prevenirlo: i vaccini. Per questo bisogna andare avanti con la ricerca, anche con i vaccini antiinfluenzali per sviluppare ancora meglio antidoti efficaci alle nuove malattie. Un richiamo importante è stato all’utilizzo più responsabile degli antibiotici, per evitare la resistenza alle loro componenti.


Enrico Giovannini ha ricordato la sua attività come Ministro e sottolineato quali debbano essere le iniziative da intraprendere per pensare al futuro. Un’attività che ora sta portando avanti attraverso l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) in collaborazione con alcune università. L’obiettivo è quello di creare un ecosistema per il futuro che non ci lasci più impreparati di fronte agli imprevisti e a una cultura che caratterizza l’Italia da decenni.


Ultimo appuntamento è con il futuro del lavoro, che deve tenere conto delle nuove figure professionali, delle nuove tecnologie, dell’importanza della formazione e come la scuola e il sindacato devono adeguarsi a un mondo che cambia.


Il futuro è di chi lo vuole saper affrontare. È il messaggio che parte da questa prima giornata della manifestazione, organizzata da Gruppo editoriale Athesis, Eccellenze d’Impresa e Harvard Business Review Italia.


La quinta edizione del Festival del Futuro gode del Patrocinio della Presidenza del Consiglio, del Ministero dell’Ambiente e della Transizione energetica, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Patrocinio della Regione Veneto, del Comune di Verona, del Comune di Vicenza, della Camera di Commercio di Verona, della Camera di Commercio di Vicenza e della Camera di Commercio di Brescia. Si avvale della collaborazione di importanti partner scientifici, tra cui ASviS, International Panel on Climate Change, Istituto italiano di Tecnologia, Oxford Economics, Fondazione Filiera Italia e Università degli Studi di Verona. Partner istituzionali sono Confindustria Verona, Confindustria Vicenza e Confindustria Brescia. Main partner del Festival Pastificio Rana. Platinum partner Cattolica (Generali Italia) e Banca Pictet. Gold partner Banco BPM e Fondazione Cariverona. Silver partner Barilla, Camozzi Group, Fastweb e MAN Truck & Bus Italia. Supporting partner ACS Data Systems, AGSM AIM, Novatek e Piramide Engineering. Media partner Agenzia ANSA. Digital partner Zeep! Agency. Thanks to Burro e Salvia Banqueting.

Rimani aggiornato